La Valutazione e Certificazione delle Competenze nei Contesti Professionali, tra pubblico e privato

Viviamo in un mondo strano. Da un lato siamo a lamentarci che il lavoro si trova solo per raccomandazione, che i peggiori entrano nei posti solo perché amici o parenti di, e poi quando si parla di valutazione entriamo tutti in paranoia o mettiamo un veto.

Quindi ecco la contraddizione: vorremmo essere riconosciuti per quello che valiamo e avere il lavoro che meritiamo, con il giusto compenso, vorremmo che i furbetti venissero mandati a casa, ma non vogliamo essere valutati.

Ne abbiamo paura. La valutazione tocca le nostre corde più intime, dove risiede la nostra insicurezza, quel timore di non essere all’altezza, e che qualcuno se ne accorga.

Personalmente la chiamo la sindrome del “Stavolta mi beccano”. Quella paura che qualcuno si renda finalmente conto che non sono così brava come pensava, che in qualche modo sono un bluff.

So di non esserlo, ma il timore di “essere beccata” ogni tanto viene fuori e mi mette ansia.

So anche che non sono la sola ad avere queste paranoie, alzi la mano chi affronta un esame o una valutazione con animo tranquillo, come se stesse andando a fare una passeggiata.

Perché quando qualcuno ci valuta anche solo per un piccolo aspetto della nostra vita, sentiamo messo in discussione il nostro valore come persone perché, erroneamente, non distinguiamo fra ciò che siamo e ciò che sappiamo fare. Essere una cuoca incapace diventa essere una persona incapace, mentre le due cose non sono in relazione come, al contrario, essere un bravo muratore non fa per forza di me una brava persona.

Cominciamo allora a distinguere fra ciò che sono e il mio valore come persona, che è intoccabile e deve essere garantito a tutti, e ciò che so fare e come lo faccio, che invece varia da persona a persona. Io potrò essere valutata una pessima cuoca, ma questo non deve intaccare la mia autostima perché ho altri ambiti dove eccello.

La valutazione delle competenze ha esattamente questo obiettivo: razionalizzare quali sono le capacità e i saperi necessari a eseguire bene uno o più compiti e individuare i sistemi più adeguati per valutare tali capacità. Valutando il saper fare, senza dare giudizi sulla persona in sé.

Definire le competenze, gli standard di riferimento e le modalità per valutare, il tipo di prove da somministrare, i criteri di valutazione.

Questo è il ruolo del valutatore delle competenze, e anche di questo parleremo lunedì 17 Dicembre in piazza della Neve alle Murate a Firenze, dalle 14.30 alle 18,30 con l’associazione degli Esperti della Valutazione degli Apprendimenti e Certificazione delle Competenze  EVALUATE. Con ospiti importanti vedremo come si muovono il mondo pubblico e quello privato su questo tema e quali sono le prospettive future.

Vi aspettiamo, l’incontro è gratuito ma è meglio prenotare un posto iscrivendosi su Eventbrite

https://www.eventbrite.it/e/registrazione-la-valutazione-e-certificazione-delle-competenze-nei-contesti-professionali-53130464650?aff=ebdssbeac

Condividi:

Lascia un commento